Nel momento in cui scegli di seguire un preciso percorso nutrizionale, devi tener conto di innumerevoli fattori utili al tuo benessere. Perché, oltre al lato meramente estetico, ci sono degli aspetti che curati in un certo modo aumentano a dismisura la tua longevità. E tra questi, non si può non considerare lo stato del tuo sistema nervoso, fulcro di qualsivoglia attività o emozione che decidi, consapevolmente, di esternare. Un apparato elaborativo – dentro e fuori di te – la cui efficienza dipende specialmente dalla vitamina E, un gruppo di otto composti chimici (tocotrienoli e tocoferoli) equamente distribuiti.
La ricerca che valorizza la centralità della vitamina E
Nel corso di una ricerca della Oregon State University sulle ramificazioni chiave per le donne in età fertile, il team coinvolto è andato incontro ad un dato a dir poco stupefacente. La professoressa Maret Traber ha, difatti, rilevato un’associazione tra malformazioni nervose e carenza di vitamina E. Inoltre, ciò emerge con forza dalla struttura biologica dei pesci zebra che, a livello molecolare e genetico, presenta molte somiglianze con quella degli esseri umani. In poche parole, con un’accurata analisi di input incrociati si posso ottenere dei riscontri interessanti in grado di progredire e informarti su ciò che ti fa realmente bene.
Gli alimenti che non possono mancare nella tua dieta
Al fine di evitare pericolose ricadute per il tuo sistema nervoso, arricchisci la tua dieta con degli alimenti contenenti vitamina E. Così facendo, potrai beneficiarne in prima persona ed influenzare positivamente anche chi ti circonda. Olio d’oliva, noci, asparagi, burro, salmone affumicato e pane integrale sono solo alcuni dei cibi necessari per perseguire il predetto scopo. Dosarli in maniera attenta e certosina ti garantirà l’equilibrio psico-fisico di cui hai bisogno per affrontare la vita di tutti i giorni; d’altro canto, sviluppare un’autotutela a prova di bomba è il cardine essenziale per non cadere, rovinosamente, in qualsivoglia tipologia di eccesso.
Fonte: sciencedaily.com
