Esercizio fisico: gli italiani camminano poco e non utilizzano la bicicletta

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Il tuo livello di mobilità fisica è un indicatore prezioso per migliorare la stabilità generale del tuo organismo. Venire meno a questo proposito equivale ad incrinare l’equilibrio che ti sorregge soprattutto nei momenti di difficoltà. Inoltre, in un periodo di forti restrizioni di vario tipo, lo svolgimento di un esercizio fisico può essere la tua ancora di salvezza per rafforzare anche la tua tenuta mentale. Un aspetto da non sottovalutare, questo, poiché strettamente correlato alla tutela del tuo corpo e all’intraprendenza che caratterizza le tue azioni. Benefit a tutto spiano, quindi, che però in determinati contesti palesano dei riscontri piuttosto altalenanti.

Gli italiani e l’esercizio fisico: un rapporto discontinuo

Gli ultimi dati raccolti dal Sistema di Sorveglianza Passi, coordinato dall’Iss e resi noti in occasione della Settimana Europea della Mobilità, mostrano un quadro italiano tra alti e bassi. L’esercizio fisico, che va dalla passeggiata all’uso della bicicletta, viene effettuato dal 44% del campione preso in esame. Un’osservazione che, su larga scala, definisce uno scenario con ampi divari. Tra fisicamente attivi, parzialmente attivi e passivi, hai modo di trovarti di fronte a una discontinuità che aree e fette di popolazione estese. E non è di certo un caso che i primati in tal senso spettino solo a determinate regioni come Veneto, Emilia Romagna, Sardegna e Liguria.

Atteggiamento positivo e rispetto dell’ambiente

Al fine di evitare ulteriori spaccature sociali sul concetto di esercizio fisico, occorre apportare dei cambiamenti alle proprie abitudini quotidiane. Se coltivi un atteggiamento attivo incentrato sulle tue capacità motorie, raggiungerai livelli di serenità e di benessere psico-fisico eccezionali. Inoltre, ricorrendo a camminate e mezzi ad emissione zero, contribuirai al rispetto dell’ambiente favorendo la rigenerazione dello stesso. Un fine eticamente nobile che passa anche attraverso una spiccata sensibilizzazione, prerogativa imprescindibile per dare linfa alla cosiddetta educazione ambientale. La quale, ovviamente, può gettare le solide fondamenta di un futuro migliore.

Fonte: ansa.it

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