Oggi come oggi, assaporare gusti e tradizioni di altre culture ti dà la possibilità di sperimentare e di vivacizzare il tuo piano nutrizionale. Le combinazioni e gli accostamenti in tal senso si sprecano andando da un estremo all’altro del globo.
E di questi tempi, tra le branche culinarie maggiormente in voga c’è senza ombra di dubbio la cucina indiana; un concentrato unico di sapori e mescolanze che grazie ai suoi ingredienti ti permette di mangiare vivendo, in prima persona, la sua straordinaria storia millenaria. E che, di ricetta in ricetta, saprà sicuramente conquistarti in men che non si dica.
Le proprietà benefiche della cucina indiana: la curcuma
La Fondazione Airc per la ricerca sul cancro ha, recentemente, evidenziato le innumerevoli proprietà benefiche della cucina indiana. Sebbene quella mediterranea sia ancora la migliore in termini di rapporto qualità del cibo-benessere generale, gli elementi alla base della predetta usanza orientale la rendono una validissima alternativa.
La curcuma, per esempio, ti dà una mano nella lotta contro patologie legate all’invecchiamento del cervello; ragion per cui, Alzheimer e tumori potrebbero trovare un ulteriore ostacolo al loro pericoloso incedere evitando, così, di intaccare il tuo organismo. Il tè verde, invece, esercita un potere antiossidante attraverso l’epigallocatechina gallato. Gusto e autotutela, quindi, in un’unica bevanda a dir poco distensiva .
Le spezie vanno usate con moderazione
Ovviamente, non è tutto oro ciò che luccica. O meglio: ciò che ti fa stare bene può trasformarsi in un qualcosa di nocivo, se esageri e sottovaluti le sue specifiche modalità di assimilazione.
Come le spezie, colonne portanti della cucina indiana che però, con un dosaggio elevato, diventano dei nemici tremendi per il tuo organismo. Insomma, la raccomandazione resta sempre la stessa: goditi il piacere della tavola, ma con moderazione e cognizione di causa. D’altro canto, salvaguardare il tuo corpo è un principio che fa leva soprattutto sul rispetto che nutri nei tuoi confronti.
Fonte: ansa.it
